martedì 1 marzo 2016

STONE OF DESTINY

LA PIETRA DEL DESTINO

Lo Scone Palace è un palazzo eretto nel 1580; ha ordinate facciate ricoperte di edera rossa ed è circondato da un ampio e perfetto giardino. Si trova due miglia a nord di Perth e gode di grande importanza per la storia scozzese, in quanto luogo di incoronazione dei re.
"La Pietra del Destino” o"Pietra di Scone" era la pietra sulla quale si svolgeva la cerimonia dell’incoronazione e fu collocata per la prima volta da Kenneth MacAlpin, il primo sovrano della Scozia unificata nel lontano 838.

La pietra-talismano venne trafugata e rimase per più di settecento anni in Inghilterra (arrivò in Inghilterra nel 1296 per decisione di Re Edoardo I). Fu posta sotto al trono delle incoronazioni (coronation chair) nell’Abbazia di Westminster.

C’è un dialogo molto interessante in una scena del bellissimo film Il discorso del re (The King’s Speech, 2010): Re Giorgio VI (Colin Firth) si infuria con il suo amico logopedista Lionel Logue (Geoffrey Rush) che si è appena seduto sul trono all’interno dell’Abbazia, intimandogli di alzarsi immediatamente e ricordandogli che sotto di lui era depositata la Pietra di Scone.

Una vigilia di Natale del 1950 vi fu un tentativo di furto quando ancora la pietra risiedeva alla Westminster Abbey in Inghilterra. A metterlo in atto è un giovane studente di legge e fervente nazionalista insieme a suoi quattro amici; il suo nome è Ian Hamilton, che cercò di riportare la pietra in Scozia prima di quel famoso 1996. Ci sarà riuscito? Non date tutto per scontato conoscendo parte della storia. Per saperne di più si potrebbe guardare Stone of Destiny (2008) un film di Charles Martin Smith che parla proprio di questo evento e che è tratto dal libro scritto da Ian Hamilton stesso. Molti gli attori scozzesi presenti in quest’opera, tra cui Billy Boyd, Robert Carlyle e Peter Mullan.


Di questi film sulla Scozia ce ne sarebbe più bisogno, ed anche di una loro distribuzione sul mercato italiano (si trova con i sottotitoli in italiano). La cosa che certamente non manca a quest'ultima opera è l’atmosfera. Davvero incantevole e misurata, grazie anche ad una bella fotografia dei luoghi narrati. Ti vien voglia di Scozia dopo l’avventura dei protagonisti per rubare la Pietra del Destino dall’Inghilterra e riportarla al suo luogo originario. Storia vera, ben romanzata, a cui manca forse qualche ‘picco’ per risultare più importante.

La Pietra Destino ritornò alla sua terra d’origine nel 1996, con un'iniziale, grande soddisfazione dei nativi di Perth poi successivamente disillusi. Il loro simbolo venne consegnato all’Edinburgh Castle e non rimase nel Perthshire.